viernes, 30 de agosto de 2013

SÍRIA 2013 | O cenário de uma catástrofe sem precedentes, por Francisco Pacavira

GUERRA EM SIRIA - Quem ganha e quem perde

SÍRIA 30.08.2013 | Politicamente, Bashar al-Assad, já venceu a guerra. Os ingleses "fugiram", felizmente o Parlamento da Rainha ainda tem um significativo peso em questões de política externa; pela primeira vez alguns políticos europeus ADMITEM o risco da deflagração de uma Guerra Mundial, portanto, pedem maior ponderação; somente 40% dos cidadãos americanos é favorável a uma intervenção militar. Nas últimas horas, muitos americanos começaram a questionar a classe política: com tantos problemas que temos por resolver, por quais razões devemos embarcar numa nova guerra?

Militarmente, ninguém vencerá este conflito. Analisando o actual xadrez religioso, político-militar do Médio Oriente, conclui-se que os riscos são maiores do que os benefícios. As consequências tornam-se imprevisíveis, quando a intervir resta somente os USA e a França, violando todas as convenções de política internacional. A França tem grandes interesses neste conflito, deseja antes de tudo voltar a dominar a sua zona de influência. Para entender o comportamento de François Holland, leiam mais sobre os "Tratado de Sèvres". É o caso de afirmar: "O lobo perde o pelo, mas não perde o vício".

Após este episódio: o que resta do mito de Barack Obama? Sinceramente continuamos a esperar mais e mais. Todavia, a forçada intervenção e "somalização" da Líbia não podia ser mais clara: os presidentes americanos obedecem interesses a desconhecidos aos mortais comuns. Mas, mas, a esperança continua sendo a última a morrer.

Sobre a perigosa intervenção militar, mesmo que forçada, sem provas convincentes - a dita Smoking Gun" -, solitária e/o unilateral, violando as leis internacionais, tudo continua em aberto. Os USA têm agora uma cara por lavar: trata-se do orgulho nacional. Mas podemos trocar milhares de vidas humanas pelo orgulho nacional?

Que o Senhor ilumine os "astros" da diplomacia!

VIA | #fpb aka #angola2017-

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TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia'', por Francisco Pacavira

Silvio Berlusconi e democrazia italiana 2013

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia''. Il video http://larep.it/15n9Mvq


La politica italiana è assai "plumbea", per non dire criptica, per i comuni mortali, come giovani i pensionati senza presente degno né futuro promettente. Il paese muore lentamente, mentre la classe politica focalizza i propri sforzi nelle ingegnerie di mantenimento di "benesses pessoais".

Non c'è nessuna novità, potresti ovviamente affermare, così come potrei giustificare dicendo che "tutto il mondo è paese", ma non è il caso. Non possiamo continuare a paragonare il belpaese con i paesi di recente guerra, con i paese fino a pochi giorni definiti "terzo mondo". L'Italia è l'Italia, come ogni paese è quello che è, dotato di una storia singolare nonché realizzazioni invidiabili. Proprio per questo, urge uno scatto d'orgoglio, urge una rinascita, urge, urge, urge.

CMQ SIA, chi sono io per criticare? Chi sono io per giustificare? Per ognuno di noi, la propria patria, come le nostre madri, sono intoccabili. Ma per uomini e donne di alto profilo, le critiche costruttive, le osservazioni cariche di valori, valgono le reazioni che possono suscitare. L'Italia merita di più, ma questo di più dipende dei giovani. Se i giovani, se i giovani ITALIANI continueranno a dormire, se i giovani italiani continueranno a scaricare il barile ai vecchi, allora nulla cambierà.

Fratello, non indignarti solamente. Faccia qualcosa. Che pensi cominciare la tua lotta informandoti di più? L'informazione svolge un ruolo importante sia nella costruzione, sia nella ricostruzione di una società, di un paese. Niente è perso, ci mancherebbe, ma con questo andazzo, l'Italia sta perdendo la velocità di crescita e/o mantenimento del benessere dei propri cittadini; l'Italia sta perdendo il treno della modernità in relazione ai suoi principali partners; l'Italia sta perdendo la forza dei suoi migliori figli, che non sentendosi accolti né considerati immigrano.

Oh Italia...

VIA | #fpb aka #angola2017

#italia #democrazia #ue #europa #giustizia #silvioberlusconi #governoletta #pdl#pd #giovani #unita #ilsole24ore #larepubblica #lastampa #ilmanifesto #startup#sviluppo #unioneuropea #napolitano #roma #milano

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia'', por Francisco Pacavira

Silvio Berlusconi e democrazia italiana 2013

TEMPUS EST MAGISTER OPTIMUS | #Berlusconi: ''Se mi eliminano è una ferita profonda per la democrazia''. Il video http://larep.it/15n9Mvq


La politica italiana è assai "plumbea", per non dire criptica, per i comuni mortali, come giovani i pensionati senza presente degno né futuro promettente. Il paese muore lentamente, mentre la classe politica focalizza i propri sforzi nelle ingegnerie di mantenimento di "benesses pessoais".

Non c'è nessuna novità, potresti ovviamente affermare, così come potrei giustificare dicendo che "tutto il mondo è paese", ma non è il caso. Non possiamo continuare a paragonare il belpaese con i paesi di recente guerra, con i paese fino a pochi giorni definiti "terzo mondo". L'Italia è l'Italia, come ogni paese è quello che è, dotato di una storia singolare nonché realizzazioni invidiabili. Proprio per questo, urge un scatto d'orgoglio, urge una rinascita, urge, urge, urge.

CMQ SIA, chi sono io per criticare? Chi sono io per giustificare? Per ognuno di noi, la propria patria, come le nostre madri, sono intoccabili. Ma per uomini e donne di alto profilo, le critiche costruttive, le osservazioni cariche di valori, valgono le reazioni che possono suscitare. L'Italia merita di più, ma questo di più dipende dei giovani. Se i giovani, se i giovani ITALIANI continueranno a dormire, se i giovani italiani continueranno a scaricare il barile ai vecchi, allora nulla cambierà.

Fratello, non indignarti solamente. Faccia qualcosa. Che pensi cominciare la tua lotta informandoti di più? L'informazione svolge un ruolo importante sia nella costruzione, sia nella ricostruzione di una società, di un paese. Niente è perso, ci mancherebbe, ma con questo andazzo, l'Italia sta perdendo la velocità di crescita e/o mantenimento del benessere dei propri cittadini; l'Italia sta perdendo il treno della modernità in relazione ai suoi principali partners; l'Italia sta perdendo la forza dei suoi migliori figli, che non sentendosi accolti né considerati immigrano.

Oh Italia...

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miércoles, 28 de agosto de 2013

SIRIA | LIBIA– Dalle guerre agli sbarchi in Sicilia; Scatta la rabbia di certi cittadini, di Francisco Pacavira

ALCUNI PARLANO DI INVASIONE, altri di colonizzazione, altri ancora di buonismo all'italiana: quanta tristezza nell'uso improprio delle parole.

GUERRA in siria, egitto, libia - sbarchi

Quello che vediamo con tristezza disarmante è la semplice conseguenza delle GUERRE che fanno per "distruggere/disarticolare/eliminare" i Governi che non collaborano con"noi", che non danno spazio alle "nostre aziende", che non comprano i "nostri prodotti, tra cui le arme". Sono conseguenze di guerre promosse anche da te. Vedi la questione Siria? La maggior parte dei commentatori, persino di Repubblica, è favorevole ad un intervento militare. Gli ipocriti lo chiamano "intervento chirurgico", "guerra lampo", "guerra umanitaria" ed altre zozzerie linguistiche per storpiare la realtà già distorta del consumismo sfrenato.

Cari miei, le guerre distruggono, gli interventi "chirurgici" uccidono il paziente e i loro parenti; le guerre lampo durano anni (Cfr. Iraq, adesso Libia); le guerre umanitarie sono le più disumanizzanti che la normale mente umana può concepire.

CHE DIRE? Bisogna schierarci contro le guerre. Sono le ultime azioni che un popolo, che un uomo deve ricorrere quando non esistono più soluzioni. E qualora arrivasse a questo stato di cose, bisogna comunque cercare di dialogare. TUTTE le guerre finiscono solamente col dialogo, altrimenti la guerra non è finita. Solo il dialogo, ed in casi come questo, solo la POLITICA "DISINTERESSATA", solo la diplomazia internazionale può fare qualcosa. Il resto sono le stesse balle che conosciamo, le stesse storie di massacri, le stesse cronache di distruzioni e "fine della storia" per certe nazioni.

La questione della Libia dovrebbe pesare per una certa classe politica italiana, per i lettori più informati, sanno di cosa parlo. Dinanzi alla crisi siriana, non bisogna indugiare nel dire NO ALLA GUERRA, non bisogna aspettare per vedere cosa fanno gli altri: OGNI POPOLO HA I PROPRI PROBLEMI (Cfr. IMU, IVA, SCUOLA, SANITÀ), bisogna dire no.
Infine, urge un (re)mobilizzazione della società civile. Il consumismo ha distrutto persino la coscienza civile di un tempo. Oggi la maggiore parte dei cittadini è propensa ad accettare nuove guerre, nuove spese militare, nuove missioni di "pace", anche quando mancano soldi per la sanità, per non dire per: quand'anche mancano soldi per mangiare. STOP WAR.
“Tutto è perduto con la guerra, tutto può essere salvato con la pace” (Pio XII).

OBS. Nella foto, l'ultimo sbarco in Sicilia. Circa 400 immigrati, tra siriani, egiziani ed iracheni.

VIA | #fpb

#siria #iraq #italia #sicilia #immigrazione #immigrati #migrazione